Bonus caldaia 2021: che cos’è? Quali sono i suoi requisiti?


Proroga Bonus Caldaia 2021: le spese per sostituire la caldaia sono detraibili del 50 per cento o del 65 per cento dalla dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730 o Unico, anche nell’anno precedente 2020.

Fino a dicembre di qualche anno fa, ovvero il 2017, arriva direttamente dall’Agenzia delle entrate con la pubblicazione della circolare 3/E del 2 marzo, un chiarimento spese per la sostituzione caldaia.

Dallo scorso anno, ed attualmente anche nel 2021, la decurtazione sulla caldaia è del 50 per cento, sia che rientri nel bonus mobili che nell’Ecobonus 2021.

Cosa prevede l’ultimo aggiornamento sul bonus caldaie 2021 confermato in Legge di Bilancio 2021:

La detrazione Ecobonus caldaie 2021, è pari a: detrazione 65 per cento se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti.

Detrazione del 50 per cento se si installa una caldaia a condensazione di classe A.

Detrazione 0 per cento se invece si installa una caldaia di classe B.

Un primo sguardo su che cosa è il Bonus caldaia 2021 e che cosa è la detrazione caldaia 2021.

La detrazione caldaia è una decurtazione fiscale riconosciuta ai clienti che hanno sostenuto nell’anno precedente, delle spese per la sostituzione della caldaia e lo asseriscono nella dichiarazione dei redditi.

E’ usufruibile solo se si presenta la dichiarazione dei redditi con il modello 730 o Unico, e ciò è stato accertato dall’Agenzia delle entrate con la circolare 3/E del 2 marzo 2016.

Questa spesa rientra tranquillamente tra le spese scaricabili dalle tasse con il cd “bonus mobili ed elettrodomestici” che beneficiano della detrazione IREPF pari al 50 per cento fino ad un importo dal tetto massimo di 10.000 euro che nell’Ecobonus al 65 per cento ma solo se il potenziamento energetico sia certificato da un tecnico ENEA autorizzato.

Per chi prende in considerazione l’idea di sostituire la vecchia caldaia con una nuova, può serenamente ottenere agevolazioni fiscali previste dalla legge. Quando ci sono spese rapportabili tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e interventi di manutenzione straordinaria si ha accesso al cd. Bonus mobili 2021 per una spesa fino a 30.000 euro.

In questo intervento diretto alla sostituzione di un apparecchio che risulta essenziale per il riscaldamento e per l’utilizzo dell’acqua calda, è identificato come “manutenzione straordinaria”, quindi fa parte delle spese a cui spetta il bonus mobili ma anche quello dell’ecobonus.

Per quanto concerne il bonus caldaia:

  • detrazione del 65 per cento per chi installa una caldaia a condensazione di classe A e con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti.
  • detrazione 50 per cento per coloro che installano una caldaia a condensazione di classe A.
  • detrazione 0 per cento per chi ha intenzione di istallare una caldaia di classe B.

Come avere la detrazione di spese per la sostituzione della caldaia da impiantare?

Il cliente per fruire della detrazione spese caldaia 2021 deve effettuare obbligatoriamente i pagamenti a mezzo bonifico bancario o postale o con carta di credito o di debito, mentre non è possibile farlo utilizzando assegni, contanti o mezzi di pagamento diversi da quelli in precedenza elencati.

Inoltre per remunerare l’avvenuta sostituzione della caldaia, bisogna munirsi:

  • Causale del versamento attualmente utilizzata da Posta e Banche per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati.
  • Codice fiscale del beneficiario della detrazione.
  • Numero di partita IVA o codice fiscale del negozio o del rivenditore.

Sul pagamento va indicata la data in cui parte la transazione.

Non è regolare il pagamento con l’assegno, con i soldi in contanti o altri mezzi diversi da quelli sopra elencati.

Inoltre il contribuente per far si che la sua detrazione spese caldaia venga riconosciuta deve essere in possesso di alcuni documenti fiscali: ricevuta del pagamento, ovvero della transazione effettuata, fattura dell’acquisto della caldaia dove sono indicate la qualità, natura e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Uno sguardo a chi può beneficiare del bonus caldaia 2021 e soprattutto a quale detrazione è destinato, se del 65 per cento o del 50 per cento.

La detrazione delle spese sulla sostituzione della caldaia 2021 spetta a coloro che in seguito ai lavori di recupero patrimonio edilizio, accedono ai bonus di ristrutturazione o che effettuano interventi energetici con l’ Ecobonus.

Un requisito fondamentale è quindi eseguire lavori di ristrutturazione.

Per le persone a cui spetta la detrazione spese caldaia con Ecobonus , è quello di effettuare la sostituzione all’interno degli interventi di riqualificazione energetica.

Per i contribuenti che si adoperano per la sostituzione della caldaia utilizzando il bonus mobili 2019 o con ecobonus 2019, spetta una detrazione IRPEF del:

  • 65 per cento per chi istalla una caldaia a condensazione di classe A e con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti.
  • 50 per cento per coloro che installano una caldaia a condensazione di classe A.
  • 0 per cento per chi decide di istallare una caldaia di classe B.

A prescindere dalla percentuale di detrazione, l’importo speso per sostituire la caldaia, va ripartito sempre in 10 quote annuali dallo stesso importo, da indicare nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno in cui è stata effettuata la spesa.

Qualora la caldaia è stata sostituita nel 2019, la prima quota detraibile va indicata nella dichiarazione dei redditi, se invece la spesa è fatta nel 2021, la prima quota viene inserita nella dichiarazione dei redditi 2022.

Con il Decreto Rilancio sono state approvate Novità Ecobonus 110 per cento.

L’estensione dell’Ecobonus 110 per cento approva la proposta di aumentare la detrazione Ecobonus e Sismabonus al 110 per cento Cd “superbonus”, voluta dal segretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, anche per le seconde case, e al terzo settore e alle associazioni e società sportive. Restano escluse le ville, i castelli e gli appartamenti lussuosi.

Il superbonus viene esteso fino al 30 giugno 2022 solo per gli interventi di efficienza energetica per le case di edilizia popolare.

Ritornando al bonus caldaie 2021, esso concede uno sconto o la cessione del reddito.

Tra le novità del decreto Rilancio c’è quella dell’articolo 121 che prevede l’estensione dello sconto immediato o cessione del credito ai privati che realizzano lavori incentivati sul vecchio bonus ristrutturazione e bonus facciate.

Per le spese sostenute tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 si ottengono:

  • sconto immediato: sulla somma da pagare, fino ad un importo massimo pari al corrispettivo anticipato dal fornitore che ha effettuato interventi, che potrà a sua volta recuperarlo sotto forma di credito di imposta trasferibile successivamente a banche o intermediari finanziari.
  • cessione del credito: trasformazione del corrispondente importo in credito di imposta, con possibilità di cessione ad altri soggetti.

La detrazione dell’ecobonus 110 per cento è suddivisa in 5 quote annuali o tramite sconto in fattura o cessione del credito.

Per maggiori informazione si attende la guida dell’Agenzia delle Entrate.



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