In un contesto macro economico difficile, di una lenta ripresa per il consumo e le necessità da parte delle persone di reperire gli strumenti e la liquidità , per far fronte alle spese, sempre più persone fanno richiesta di prestiti. La richiesta di prestiti è soggetta, a vari vincoli e viene erogato in alcuni casi specifici, per le modalità di pagamento. Le classe sociale dei pensionati è coinvolta per varie circostanze in queste richieste. Non solo per un aiuto a spese di salute, ma anche per un aiuto economico, nei progetti di vita. In molti fanno richieste della Cessione del Quinto, con una richiesta di prestito verso banche o intermediario finanziario , le quali applicano i vari tassi d’interesse per il recupero del prestito.
Nello specifico, la cessione del quinto nella sostanza è un prestito personale al consumo, di variabile importo, viene erogato a tipologie particolari di lavoratori e anche pensionati, per avere un’immediata liquidità a disposizione. Si può fare a breve o a medio termine, non è finalizzato necessariamente ad acquisti particolati, si può richiedere per motivazioni soggettive e disparate.
La differenza con il finanziamento concesso secondo modalità tradizionali, la cessione del quinto le rate del prestito, vengono corrisposte dal debitore personalmente secondo le specifiche modalità concordate nel contratto del prestito, esse verranno rimborsate in concreto dal datore di lavoro , con la cessione di una somma che non può superare il quinto dello stipendio mensile del debitore, o come nel caso dei pensionati della pensione percepita da chi richiese il prestito. La rata trattenuta non deve superare il 20% del percepito netto.
Nel messaggio n. 29 del 5 gennaio 2021, l’ INPS certifica con il decreto n. 96515 del 24 Dicembre 2020 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha indicato i tassi effettivi globali medi( TEGM) praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, determinati ai sensi dell’articolo 2, comma 1 della legge 7 marzo 1996, n.108, recente “Disposizioni in materia di usuraâ€, come modificato dal decreto legge 13 maggio 2011, n.70, convertito, con modificazioni, dalle legge 12 luglio 2011, n.106 rilevati dalla Banca d’Italia in vigore per il periodo dal 1 gennaio 2021 al 31 marzo 2021.
I prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto dello stipendio e della pensione:
Classi d’importo in euro: Fino a 15.000 - Tassi medi: 11,14 - Tassi soglia usura: 17,9250
Classi d’importo in euro: Oltre i 15.000 - Tassi medi: 7,69 - Tassi soglia usura: 13,6125
Ne consegue che i tassi soglia TAEG da utilizzare per i prestiti estinguibili con cessione del quinto della pensione concessi da banche e intermediari finanziari in regime di convenzione ai pensionati sono variabili
Quindi si deduce che i tassi d’interesse per la cessione del quinto della pensione restano alti. L’aggiornamento per il primo trimestre del 2021 certificato pone ai pensionati vincoli per la richiesta del prestito. Il finanziamento dedicato ai pensionati, della cessione del quinto, in cui la rata di rimborso viene trattenuta sul cedolino della pensione direttamente dall’ente di previdenza, è una delle operazione di credito al consumo più diffuse in Italia e ha interessato circa un pensionato su due.
La quota di rimborso mensile viene trattenuta nel momento dell’elaborazione del cedolino pensione fino al massimo del quinto. L’ente di previdenza s’interessa di trasferire la rata all’istituto bancario che ha concesso il prestito. Il prestito ha una durata di minimo 24 mesi ad un massimo di 120 mesi.
Si può cedere tutte le pensioni, con l’eccezione degli assegni sociali, la prestazione di invalidità civile, gli assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità , gli assegni di sostegno al reddito. Quando si decide della richiesta del prestito, la necessità di averlo nel breve tempo e senza difficoltà , ci sono vari criteri che impongono i fattori del tempo di erogazione, la cosa principale è la cifra richiesta, poi la situazione finanziaria del richiedente presente e passata, oltre alla procedura dell’istituto di credito che utilizza la valutazione, in base ai criteri di una situazione del richiedente, esso infatti se ha una fragile situazione economica, oppure è registrato come cattivo pagatore, o protestato, la banca si prenderà più tempo per indagare.
L’affidabilità creditizia è il criterio di valutazione oggettiva essa funge da garanzia per la banca della restituzione del prestito. Nel momento in cui il soggetto ha dei fallimenti alle spalle oppure segnalazioni come cattivo pagatore , la banca si erge da arbitro per negare il prestito. Nell’erogazione del prestito ad incidere c’è una politica interna dell’istituto di credito con metodi di analisi che possono essere medi o brevi. La maggior somma richiesta, influenza i tempi di attesa, maggiore è la somma più ci sarà d’aspettare.
Un modo per conoscere quanto ci sarà d’aspettare un prestito, è fare un preventivo avendo le informazioni da parte dell’incaricato. Con il preventivo l’istituto potrà indicare i tempi dell’erogazione del prestito secondo la media. Il preventivo è gratuito e non vincola alla richiesta del prestito sia esso personale, sia per un bisogno urgente di liquidità .
I tempi di attesa di solito sono simili per il prestito, in generale una situazione economica stabile e una cifra non troppo alta, il prestito viene erogato nel giro di una settimana dalla richiesta. Mentre chiedere direttamente alla banca , allunga le operazioni a causa dei vincoli ai cui sono sottoposti le banche, da parte degli enti di vigilanza del credito dello Stato.
La banca eroga velocemente un credito quando chi ne fa richiesta è un cliente con una situazione solida e percepisce un entrata stabile. Nella richiesta da parte del richiedente è sempre utile controllare i tassi oltre al TAEG anche il TAN , incide sulla quota da restituire, tassi più bassi ti aiutano a restituire la somma in minor tempo, con la conseguenza di aiutare ad avere il denaro in modo più rapido.
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