l mondo dell’app, di internet è sempre pieno di inganni; le truffe sono dietro la porta e tocca a noi fare particolare attenzione a tutto quello che può essere un grande danno.
Tutti ormai conosciamo whatsapp è un’applicazione di messaggistica multi-piattaforma che permette di inviare messaggi, foto, video e ancora documenti e registrazioni vocali ad altri utenti, via Internet, utilizzando come identificativo il proprio numero di telefono.
È completamente gratuito al 100% da Gennaio 2016 e ormai siamo diventati quasi dipendenti da questa app.
Negli ultimi giorni i criminal hacker si sono dati da fare con la truffa del codice di verifica a sei cifre, che si ripresenta ogni tot di tempo e che permette di rubare a povere ignare vittime il proprio profilo.
Quindi, cosa va a fare il truffatore?
Sì impadronisce del profilo whatsapp e dei relativi gruppi presenti, andando a modificare a suo piacimento nome e foto dell’account continuando, poi, un processo a catena ovvero la stessa truffa contro i componenti delle conversazioni in comune.
Ma come funziona nello specifico?
Viene inoltrato all’utente un messaggio che appare su Whatsapp da parte di uno dei nostri contatti in rubrica dove vi è scritto “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?â€; ovviamente se si risponde e mandiamo il codice , scatta il furto del profilo.
Questo codice è un codice di autenticazione a due fattori, che non devono essere dati per nessuno motivo a “nessunoâ€.
Però, abbiamo detto, questo codice è stato inviato da un nostro contatto in rubrica perché, purtroppo, lo stesso è caduto nella trappola e quindi nella truffa e questo permette ai criminali di sfruttarne il profilo per mandare quel messaggio ad altri contatti, diventa davvero un circolo vizioso dal quale è difficile uscire.
Ma andiamo a vedere nello specifico come funzione:
è un sistema abbastanza semplice che va a sfruttare le note tecniche d’ingegneria sociale oltre ad una funzionalità legittima di WhatsApp che è la funzione “cambia numero†che prevede una verifica con l’invio di un codice a sei cifre che viene trasmesso via SMS.
Il criminal hacker come procede:
Nel momento in cui il criminal hacker è riuscito in tutto e quindi la truffa è andata a buon fine, egli è entrato in possesso dell’account e quindi tutti gli effetti proprietario del profilo e delle impostazioni personalizzate.
L’hacker potrà vedere tutti i gruppi e tutti i numeri di telefono dei partecipanti, anche se non potrà vedere i contenuti delle chat singole e di gruppo, però nel momento in cui la vittima sia amministratore di un gruppo potrà eliminarlo o cambiarne il nome; la truffa potrà continuare con queste solide basi e può raggiungere anche terzi, in che modo?
Semplice, quando si utilizza la funzione “cambia numero†è possibile avvisare i contatti del cambio avvenuto e quindi succede che i contatti, ignari del tutto, aggiungano un numero sconosciuto alla propria rubrica, agevolando il lavoro del criminal hacker che così troverà nuovi gruppi e quindi nuove povere prede.
La diffusione di questi messaggi di truffa può avvenire con link a malware o a pagine utili a rubare i dati personali dei contatti.
Ad esempio può succedere che ci arrivi un messaggio da un nostro amico, il cui profilo è stato rubato e che ci invita a cliccare un link per vedere un video divertente.
Può anche succedere che l’hacker cambi il numero dell’autenticazione a due fattori e sequestrare il profilo, chiedendone poi un riscatto.
Ma come noi possiamo provare ad impedire il furto di un profilo whatsapp?
Dobbiamo seguire delle piccole e importanti regole e andando ad attivare la funzionalità di sicurezza aggiuntive messe a disposizione dalla stessa app di messaggistica.
Queste piccole regolette sono:
Per andare ad abilitare quelle che sono le notifiche di sicurezza e la verifica in due passaggi è importante accedere al proprio profilo WhatsApp e attivare le seguenti voci di menu:
1) Andando in Impostazioni/Account/Sicurezza selezionare quella che è l’opzione di Mostra notifiche di sicurezza
2) Andando da Impostazioni/Account/Verifica in due passaggi procedere all’attivazione della funzione.
Ma se si è già rimasto vittima della truffa, cosa fare?
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