Ecobonus: anche lo Stato incassa per ogni auto incentivata


Sugli ecobonus secondo un calcolo effettuato dall’Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) ci guadagnerebbe anche il Governo per ogni auto incentivata.

Secondo questa stima, lo Stato incasserebbe quattromila e trecento euro per ogni macchina incentivata. Gli incentivi quindi si rivelano un affare per tutti. Dopo gli ecobonus della scorsa estate, 2020, il ricavo fiscale (IVA, bollo, IPT) che sono pervenuti mediante un acquisto di una vettura incentivata sono stati ripagati integralmente dopo poco più di un mese. Ciò ha originato un surplus nelle casse del Governo. Si suppongono che le entrate medie per automobile incentivata sia di suppergiù quattromila trecento venticinque euro.

Secondo sempre la stima della Anfia non è solo quel denaro il ricavo dello Stato, ma in aggiunta ci sono altri benefici degli eco incentivi delle automobili.

Dopo i mesi di clausura, e di fermo dovuto al lockdown per mezzo della pandemia da Coronavirus, c’è stata una esortazione importantissima al mercato automobilistico. Innalzando la quota in maniera significativa la percentuale di acquisto di automobili ecologiche. Per l’Anfia quei veicoli hanno rappresentato dal 35 al 40% del mercato.

Gli incentivi hanno direzionato gli acquirenti nello scegliere automobili a basso impatto ambientale, e tali vendite hanno appoggiato le attività produttive degli stabilimenti italiani, con aiuti importanti alla manodopera occupata, sostiene sempre l’associazione nazionale automobilistica.

Impagabili i risparmi in termini di emissioni inquinanti: via dalla circolazione l’auto vecchia, insicura e sporca, e dentro l’auto nuova, sicura e pulita. Così, calano gli incidenti e anche i costi a carico delle assicurazioni. E di riflesso i prezzi Rc auto.


Ad oggi, per le vetture sono predetti fondi che corrispondono a circa quattrocento venti milioni, fino a giugno 2021. Si fa riferimento allo schema del decreto Agosto aumentando, per le automobili non elettriche, la limite emissivo massimo previsto in estate (110 g/km) con il dato di conversione medio di circa il ventuno per cento stabilito dal JRC per l’omologazione delle nuove macchine con ciclo WLTP, in vigore dal primo gennaio 2021, fissandola a cento trentacinque g/km di anidride carbonica. Potrebbe essere preferibile rendere la misura strutturale, con durata pluriennale.

Ritornano gli incentivi per qualche vettura a benzina, diesel o ibride e vengono rinforzati gli incentivi i vari tipi di macchine elettriche e ibride plug in, che in questo anno terminano i tre anni per il tempo che in cui erano stati fissati con la legge di Bilancio 2019 ovvero la legge 145 de 2018.

In sostanza, la strategia messa in campo questo 2021 ricaricherebbe un aumento degli incentivi introdotti ad agosto 2020 con il decreto Rilancio, con alcune modifiche.

Particolarmente, gli incentivi per i motori diesel o benzina hanno una dote che copre le spese per alcuni mesi e non alcuni giorni come avvenne l’estate scorsa; non sembra possibile che si riesca a sopperire per tutta la semestralità che è prevista nella manovra 2021, che ne ha riabilitato la messa in atto.


In generale, per quanto riguarda i contratti di acquisto in Italia che sono sottoscritti nel 2021 sono in vigore gli incentivi 2019-2021 previsti con la legge 145 del 2018 per le persone fisiche e anche per quelle giuridiche che compreranno o prenderanno in leasing macchine nuove con il costo di listino minore di cinquanta mila euro, Iva esclusa.

Ci sono incentivi di 1.500 euro se le emissioni di anidride carbonica sono nel range tra 21 e 60 g/km cioè in sintesi si riferiscono alle auto più economiche tra le sofisticate macchine ibride plug-in, ovvero con la batteria ricaricabile dalla rete elettrica che permettono di viaggiare senza motore termico per alcune decine di chilometri, senza rottamazione.

Inoltre ci sono incentivi da duemila e cinquecento euro per le medesime vetture nel caso in cui se ne rottama una di classe ambientale Euro quattro o di classe minore posseduta e attribuita da almeno dodici mesi.

Durante tutto il 2021, fino a esaurimento fondi, questi incentivi saranno nuovamente incrementati di due mila euro nel caso di rottamazione di una macchina fino a Euro cinque che però sua immatricolata dapprima del primo gennaio 2011 e incentivata di mille euro senza auto rottamata.

Tutto ciò, con il vincolo che il venditore riconosce uno sconto pari almeno a questi contributi statali.

Sostanzialmente, chi possiede e rottama una Euro 5, acquistata prima del 2011 può avvalersi di questi diritti e a codesti contributi nella sua massima formula, ovvero duemila euro, sebbene il proprio ecobonus che verrebbe applicato principalmente è quello pensato senza la rottamazione.


Quali sono le auto ammesse e non ammesse?


Bisogna prestare attenzione, per i contratti che sono stati sottoscritti nel 2021, poiché non sempre i bonus, sopracitati possono usufruirne tutti, e valgano anche per tutte le vetture che ne hanno beneficiato nel 2020. Difatti, oggi che le emissioni di anidride carbonica si stimano con il ciclo Wltp cioè, tecnicamente è più realistico del precedente Nedc, oggettivamente ne fa alzare i dati rilevati. Per questo motivo, alcune tipologie di vetture non potranno più a stare nei limiti dei sessanta g/km; ma potranno rientrare solo nel caso in cui, seppur immatricolate nel 2021, erano state acquistate nel 2020, poiché la legge di Bilancio presume che in tale circostanza si possa fare ancora testo il Nedc.

Quelli che vengono esclusi da questi incentivi e acquistano entro il trenta giugno un tipo di auto di costo di listino minore ai quarantamila mila euro esclusa Iva, tuttavia, possono essere ripescati in quelli che la medesima legge ha introdotto nuovamente per agevolare altresì il mercato delle motorizzazioni tipici. Differentemente alla scorsa estate, il limite massimo sale a cento trentacinque g/km dai cento dieci per annullare l’effetto Wltp e la cifra è di duecento cinquanta milioni anziché di cento cinquanta


Chi può ottenere gli ecobonus 110%?


Nella fascia sessantuno a cento trentacinque g/km sono in lista molte ibride elettriche auto benzina o a gasolio, piccole e medie. A queste vetture spettano mille e cinquecento euro, ma alla condizione che il rivenditore concede uno sconto di duemila euro almeno e che si rottami una vettura immatricolata antecedentemente al primo gennaio 2011, e che sia di tipo fino a Euro 5.

Tra le caratteristiche c’è anche quella che la macchina comprata sia una Euro 6 nuova.


Novità acquisto a rate


È stata introdotta una novità dei bonus in vigore per il 2021 ovvero, sono compatibili con l’acquisto ratealizzato: il cliente può estinguere o cambiare il tipo di finanziamento in qualunque momento e senza subire penalizzazioni.

Inoltre c’è anche un’attenzione alle famiglie in difficoltà. Con Isee inferiore a trenta milioni di euro, che entro il 31 dicembre acquisteranno una macchina elettrica di costo inferiore ai trenta mila euro, escluso iva, e potenza fino a cento cinqunta kw; potranno ottenere un contributo fino al quaranta per cento, fino a esaurimento fondi, questo incentivo non è però cumulabile con altri.


scritto da Emilia Ferrara il 25 febbraio 2021



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